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I Nuraghi di Alghero


Cenni storici

Lungo la via di collegamento tra il golfo di Alghero e la baia di Porto Conte si incontra il complesso nuragico di Palmavera a circa 2 km dal mare.
Le prime tracce di presenza umana sul territorio della Nurra risalgono al neolotico come detto nella relativa pagina di storia come si è appurato soprattutto dai ritrovamenti nella Grotta Verde.
Di questa presenza si parla specificatamente nelle pagine dedicate alle necropoli.
L'età nuragica viene identificata col periodo che va dal 1500 a.c. al 500 a.c vale a dire dalla media età del bronzo fino al periodo fenicio passando per l'età del ferro.
La forte presenza umana in questo periodo nella zona dell'Algherese è evidentemente testimoniata dai ben 90 nuraghi presenti nel territorio dell'attuale comune di Alghero. Evidentemente la posizione particolare sull'isola e la conformazione del territorio favorirono particolarmente lo sviluppo di comunità in quest'area, visto che la densità di nuraghi per kmq. nel territorio del comune di Alghero è più alta sia della media regionale, sia di altre zone della Nurra. purtroppo la scarsa sensibilità di istituzioni e popolazione ha portato negli anni 50 alla completa distruzione di ben 30 nuraghi della zona e sorte ancor peggiore toccò ai nuraghi della zona di Porto Torres.
Vi sono alcuni nuraghi che sono veri e propri insediamenti urbani o villaggi nuragici come Palmavera e di Santa Imbenia, altri viceversa che sono costruzioni isolate.

I nuraghi più importanti

Come detto sono una sessantina i nuraghi ancora presenti sul territorio del comune di Alghero. Tra questi ve ne sono alcuni che rivestono un'importanza notevole. Noi ne vedremo un paio in maggior dettaglio. Si tratta di:

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